Best Life Projects
 
AZIONI

Le azioni di progetto si possono dividere in due tipologie: le azioni di breve termine e quelle di medio-lungo termine.

Le azioni a breve termine hanno teso a consolidare la diversità biologica per quelle specie il cui habitat è ad oggi in uno stato precario. In questo caso è opportuno parlare di “potenziamento” e non di “incremento” della biodiversità, poiché non saranno introdotte nuove specie, o condizioni per nuove specie.

L’intervento, volto al potenziamento funzionale ed ecologico dell’habitat,ha operato per scongiurare la minaccia di riduzione di diversità biologica; ?le azioni a medio-lungo termine sono invece indirizzate a un incremento di biodiversità, mediante l’introduzione di naturalità, oggi praticamente inesistente al di fuori delle aree protette.

Il progetto è stato strutturato secondo tre fasi principali, ciascuna organizzata secondo azioni e sottoazioni:

  • Fase preparatoria
  • Fase operativa
  • Monitoraggio

 

FASE PREPARATORIA

Fase preparatoria - In questa fase i beneficiari definiscono il quadro conoscitivo di base, ciascuno riguardo le specifiche competenze.

Le azioni realizzate sono state le seguenti:

La relazione sullo stato dell’ambiente consente di delineare un quadro generale delle politiche e dell’ambiente dell’Agro Pontino in relazione all’acqua; è il risultato dell’interpretazione e della sintesi di quattro documenti:

relazione sull’utilizzo della risorsa acqua per l’agricoltura; ? relazione sullo stato delle zone umide costiere;

relazione sulla qualità delle acque;

quadro pianificatorio.

In accordo con la Direttiva Quadro sulle Acque, la relazione serve a individuare, organizzare e presentare le informazioni sullo stato dell’ambiente e delle risorse naturali dell’intero bacino idrografico della Pianura Pontina. Il contenuto della relazione sullo stato dell’ambiente è inoltre il punto di partenza della Valutazione Ambientale Strategica del programma di riqualificazione ambientale.

Gli studi di fattibilità riguardano ciascuno dei tre progetti pilota :

cosistema filtro in area parco;

parco naturalistico lineare in area urbana;

fasce tampone lungo i canali di bonifica.

Lo studio di fattibilità valuta la convenienza e le possibili modalità per la realizzazione dei progetti pilota, ne definisce le attività, stima i risultati attesi e fornisce un'analisi approfondita di tutte le condizioni esterne. Permette di trasformare l'idea progettuale in una concreta proposta d’investimento basata sulla valutazione degli strumenti, delle tecniche e delle risorse necessarie a realizzare il progetto.

FASE OPERATIVA

Questa fase è consistita in:

Le analisi ambientali costituiscono gli approfondimenti tecnici necessari alla redazione del programma di riqualificazione ambientale. Vengono studiati gli elementi che caratterizzano il paesaggio della Pianura Pontina, analizzata la rete idrografica ed eseguite analisi idrologiche. Viene anche eseguita un’analisi SWOT e realizzata una matrice dei fattori di pressione.

La costruzione della banca dati geografica rende confrontabili e condivisibili dati e informazioni di enti diversi, di natura eterogenea e nati su supporti di differenti. Questo lavoro prevede la realizzazione delle banche dati dei singoli enti partecipanti e la loro uniformazione in un’unica banca dati del progetto, la definizione dei metadati, e il successivo aggiornamento della banca dati stessa per tutta la durata del progetto.

La definizione del Programma di Riqualificazione Ambientale prevede innanzitutto la redazione di un action plan, cui seguono una serie di linee guida per i vari interventi da realizzarsi nel corso del progetto; viene inoltre identificata la rete ecologica, e preparate delle schede progetto che descrivono gli interventi tipo di potenziamento e ripristino della continuità della rete stessa.

Queste attività sono finalizzate a sviluppare il dialogo e la partecipazione dei principali portatori d’interesse della Pianura Pontina in direzione della stesura del Programma di Riqualificazione Ambientale.

Dopo aver individuato gli attori da coinvolgere, vengono effettuati alcuni workshop tematici per definire in maniera partecipata gli obiettivi e gli scenari del programma. Gli scenari sono un mezzo per esplicitare le idee sul futuro del territorio e per individuare i possibili percorsi per un’evoluzione sostenibile dell’Agro Pontino.

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è in realtà un processo complesso che comprende alcune delle attività previste per tutte e tre le fasi del progetto. Accompagna tutto il processo di programmazione e serve a supportare le scelte di tecnici e decisori affinché questi siano in grado di tener conto delle possibili ripercussioni del programma sull’ambiente e di effettuare scelte alternative caratterizzate dal minimo impatto ambientale.

Saranno anche realizzati i 4 progetti pilota:

L’azione prevede la realizzazione di un “ecosistema filtro” all’interno del Parco Nazionale del Circeo: è prevista la realizzazione di una zona umida artificiale, collocata in posizione intermedia tra il Fosso Cicerchia e il Lago di Fogliano, finalizzata a intercettare e depurare “biologicamente” il flusso idrico proveniente dal canale prima dell’eventuale immissione nel lago. L’intervento, che interesserà un’area di circa 10 ettari, prevede il rimodellamento morfologico del terreno, opere idrauliche per regolare l’apporto idrico, e la messa a dimora di specie vegetali di tipo erbaceo e arbustivo di ambiente palustre.

La progettazione definitiva dell’impianto sarà sottoposta a procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi e secondo le norme della Direttiva Habitat, al fine di valutarne gli effetti sui siti Natura2000 presenti nel parco. I risultati attesi sono i seguenti: ? dimostrazione della possibilità di abbattimento degli inquinanti con conseguente possibilità di riconnettere il Fosso Cicerchia al Lago di Fogliano, aumentando l’apporto di acqua dolce e riducendo il rischio di salinizzazione eccessiva; ? contributo all’incremento della biodiversità; ? miglioramento della qualità del paesaggio; ? disponibilità di dati e informazioni utili alla definizione del Programma di Riqualificazione Ambientale e alla sua implementazione su larga scala.

L’azione prevede interventi di rinaturalizzazione del Canale Colmata - che scorre parallelo alla linea di costa, in prossimità della Marina di Latina - per la ricostituizione dell’habitat ripariale, nell’ambito della realizzazione di un parco naturalistico lineare idoneo alla fruizione pubblica a scopo ricreativo e didattico. L’intervento interesserà un’area di circa 2 km di lunghezza, saranno utilizzati terreni di proprietà pubblica o comunque già destinati a verde pubblico dagli strumenti di pianificazione urbanistica comunale. Saranno effettuati il rimodellamento morfologico del terreno (anche con introduzione di sinuosità finalizzate alla creazione di aree umide non permanenti), la messa a dimora di specie vegetali arboree, arbustive ed erbacee di ambiente ripariale, l’inserimento di attrezzature minime per la fruizione, inclusi pannelli didattici e tracciamento di percorsi di visita.

I risultati attesi sono i seguenti: ? sensibilizzazione della cittadinanza in generale; ? disponibilità di un’area parco fruibile come attrezzatura ricreativa; ? dimostrazione della possibilità di abbattimento degli inquinanti generici; ? miglioramento della qualità del paesaggio; ? contributo all’incremento della biodiversità; ? disponibilità di dati e informazioni utili alla definizione del Programma di Riqualificazione Ambientale e alla sua implementazione su larga scala.

Questa fase prevede: - analisi ambientali di dettaglio; - preparazione della banca dati geografica; - definizione del Programma di Riqualificazione Ambientale, comprensiva di attività partecipativa e Valutazione Ambientale Strategica (VAS). - Saranno anche realizzati i 4 progetti pilota: · un ecosistema filtro in area parco; ·un parco naturalistico lineare in area urbana; ·fasce tampone lungo i canali di bonifica; ·interventi all’interno di un’azienda agricola per la gestione sostenibile dell’acqua.

L’azione prevede interventi di rinaturalizzazione di una o più porzioni, anche separate, del reticolo dei canali gestito dal Consorzio di Bonifica. L’intervento è finalizzato alla formazione di una fascia di vegetazione naturale permanente composta di specie arboree, arbustive ed erbacee di ambiente ripariale, che separi i coltivi dai canali e contribuisca a depurare “biologicamente” le acque di ruscellamento, provenienti dai campi, da eventuali sostanze inquinanti derivate da fitofarmaci e fertilizzanti. Le aree d’intervento saranno localizzate nel corso del progetto, saranno comunque occupati terreni già di proprietà dell’ente o ceduti all’ente in usufrutto da parte degli agricoltori sulla base di accordi negoziali da definirsi. L’intervento interesserà porzioni del reticolo dei canali per uno sviluppo lineare complessivo di almeno 2 km. Saranno effettuati il risezionamento dei canali, ove necessario, la messa a dimora di specie vegetali arboree, arbustive ed erbacee di ambiente ripariale, saranno curati gli aspetti dell’ombreggiamento per limitare la proliferazione delle alghe superficiali, e studiate nel dettaglio le specie vegetali da impiegare in funzione delle sostanze inquinanti presenti.

I risultati attesi sono i seguenti: ? dimostrazione della possibilità di abbattimento significativo degli inquinanti di origine agricola, con conseguente possibilità di riattivare a scopo irriguo i canali in disuso e limitare il prelievo di acqua in falda tramite pozzi; ? sensibilizzazione degli agricoltori; ? miglioramento della qualità del paesaggio; ? contributo all’incremento della biodiversità; ? disponibilità di dati e informazioni utili alla definizione del Programma di Riqualificazione Ambientale e alla sua implementazione su larga scala.

FASE DI MONITORAGGIO

Monitoraggio - In questa fase è stato realizzato il monitoraggio dei risultati ambientali prodotti dagli impianti pilota, lo stato di avanzamento e l’efficacia del programma. Le azioni previste sono:

Viene definita una serie di indicatori ambientali - derivati da parametri di tipo chimico, fisico e biologico - idonei al monitoraggio dei singoli interventi pilota.

Nell’ambito del progetto si intende potenziare la rete delle stazioni di monitoraggio esistenti, per poter valutare in modo completo i risultati ottenuti. A tale scopo è infatti necessario ottenere dati specifici sulla qualità delle acque sia in entrata che in uscita dalle diverse tipologie di impianti previsti, in modo da confrontare i dati nei vari stadi di realizzazione dell’impianto (dalla prima piantumazione fino allo sviluppo della serie matura di vegetazione) e in relazione con le previste attività di manutenzione dell’impianto stesso.

L’adeguamento della rete di monitoraggio prevede l’installazione di 2-4 stazioni di telemisura in corrispondenza di ogni progetto pilota, ognuna delle quali dotata di più sensori e alimentata con pannello fotovoltaico. È prevista la manutenzione delle stazioni per un periodo di almeno 2 anni.

Il monitoraggio dei parametri chimico-fisici prevede campionamenti periodici (mensili, trimestrali o semestrali, a seconda della sostanza inquinante) da effettuarsi in più punti di campionamento in corrispondenza di ogni progetto pilota.

I dati raccolti saranno archiviati in un’apposita banca dati, aggiornati nel tempo e pubblicati sul portale web del progetto. Il campionamento riguarda sia la qualità delle acque che quella dei sedimenti.

Il monitoraggio dei parametri chimico-fisici prevede campionamenti periodici (mensili, trimestrali o semestrali, a seconda della sostanza inquinante) da effettuarsi in più punti di campionamento in corrispondenza di ogni progetto pilota. I dati raccolti saranno archiviati in un’apposita banca dati, aggiornati nel tempo e pubblicati sul portale web del progetto.

Il campionamento riguarda sia la qualità delle acque che quella dei sedimenti.